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CHIESA DELLA SS. TRINITÀ

Alcuni ne ipotizzano la fondazione al XII secolo, ma crediamo sia più verosimile pensare al secolo XVI, ante 1593, quando la presenza di una chiesa di più modeste dimensioni rispetto all’attuale giustificava la denominazione del popoloso quartiere circostante costruito ai piedi del Castello. Ulteriori modifiche in chiave neoclassica furono effettuate nel primo quarto del XIX secolo, grazie al benefattore sacerdote Domenico Lo Iacono.


Descrizione

Alcuni ne ipotizzano la fondazione al XII secolo, ma crediamo sia più verosimile pensare al secolo XVI, ante 1593, quando la presenza di una chiesa di più modeste dimensioni rispetto all’attuale giustificava la denominazione del popoloso quartiere circostante costruito ai piedi del Castello. La data 1616 leggibile su un elemento del portale principale indica degli interventi sull’originario edificio, che, secondo alcune indicazioni ricavabili dai documenti, aveva affreschi con scene bibliche alle pareti e solo due altari, il maggiore e quello dedicato al Crocifisso.

Ma, a partire dalla seconda metà del ‘700, una radicale trasformazione investiva il tempio per iniziativa della confraternita (fondata nel 1711) che ne aveva e ne ha tutt’ora la gestione. I quel periodo la chiesa veniva ampliata e l’aula assumeva l’inconsueta forma di un ottagono allungato, con la copertura di una volta padiglione. Gli apparati in stucco venivano realizzati da Gioacchino Cerrito (1759-1760) su progetto del sacerdote architetto Benedetto Dia, cui si devono plausibilmente anche la nuove geometrie della pianta. Nell’insieme, lo spazio interno viene percepito come un’ellissi che si richiama alla tendenza del barocco e alla simbologia della Trinità.

Durante la stessa metà del XVIII sec., si completano gli interni con altri dipinti ad olio su tela e due torri gemelle si affiancavano in facciata ad un nuovo portale (1756).

Alla fine dell’800 vi si trasferiscono inoltre gli arredi della vicina e fatiscente chiesa di San Vincenzo, già priorato normanno, edificio tra i più remoti della città che, nel 1101, veniva attribuito da Ruggero I al patrimonio della SS. Trinità di Mileto. Questo è il motivo per cui la chiesa della Trinità è conosciuta anche con questa seconda denominazione. Ulteriori modifiche in chiave neoclassica furono effettuate nel primo quarto del XIX secolo, grazie al benefattore sacerdote Domenico Lo Iacono. (G. Travagliato)


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Via Libertà, 275, 98073 Mistretta ME - 98073

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Pagina aggiornata il 19/07/2023 15:50:00

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